Climate change: quali rischi per le imprese

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Climate change: quali rischi per le imprese
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L’ultimo rapporto annuale sullo stato della criosfera (2022 State of the cryosphere report, Growing losses, global impacts), pubblicato dall’Icci (International Cryosphere Climate Initiative), ha messo in luce i diversi scenari futuri possibili relativi all’attuazione di piani specifici per la salvaguardia ambientale e alla loro eventuale mancata realizzazione, evidenziando i catastrofici cambiamenti, alcuni dei quali non reversibili e ormai già in atto, che si verificheranno se la situazione attuale dovesse rimanere inalterata.
Nei giorni scorsi siamo stati tutti spettatori di come il cambiamento climatico può avere impatto sulla nostra vita quotidiana e per le imprese.

Un’impresa italiana su tre è esposta al rischio di perdite economiche significative a causa di fenomeni naturali. Inoltre, secondo l'ultimo studio condotto da Crif – Red e le ultime stime di Banca d'Italia sull’impatto dei rischi naturali e dei cambiamenti climatici sulle aziende, si stima che tali perdite sono destinate ad aumentare di circa il 10% e che nel 2050 il 7% delle aziende sarà a rischio perdite a causa di ondate di calore, con punte fino al 55% nel Sud Italia.

Affidarsi a esperti della gestione del rischio e dedicare la giusta attenzione per avere a disposizione coperture assicurative più adatte per la propria impresa, può essere un modo per tutelarsi dai rischi in aumento. Un approccio orientato a garantire una continuità operativa e tutela degli asset materiali e immateriali diventa oggi un elemento da valutare per non rischiare di perdere il proprio vantaggi competitivo e un fattore, che se ben gestito, può diventare un driver di crescita.


Articolo redatto da Schinasi Insurance Brokers Srl, partner operativo di FederCamere.