L’Africa come nuova destinazione per lo sviluppo economico

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L’Africa come nuova destinazione per lo sviluppo economico
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L’Africa sta continuando ad urbanizzarsi rapidamente: la regione aggiungerà quasi un miliardo di persone alle sue città entro il 2050. Grazie alle politiche economiche avviate dai governi africani orientate all’esportazione, tale approccio ha concentrato le opportunità, le infrastrutture, i mercati e la manodopera in poche città, a scapito di uno sviluppo regionale diversificato.
Tuttavia, i leader africani ritengono che siano le città secondarie a essere la vera opportunità per un futuro urbano produttivo in Africa. Difatti, le città secondarie ospitano già oltre il 40% della popolazione urbana africana e si prevede che assorbiranno i due terzi della futura crescita urbana. A differenza delle megalopoli, le città secondarie non seguono i modelli di utilizzo del territorio esistenti con infrastrutture carenti, bensì svolgono già un ruolo cruciale nel collegare le catene di approvvigionamento rurali a quelle globali. Con un’adeguata pianificazione e investimenti, le città secondarie possono guidare la crescita economica dell’Africa in modo più efficiente rispetto alle megalopoli.
Nel 2022, la maggior parte dei leader africani si sono riuniti in Kenya in occasione della Nona Conferenza sulle città africane per discutere di come le città secondarie possano assumere il ruolo di guida allo sviluppo economico. L’evento ha permesso alle parti coinvolte di impegnarsi nella Nuova Agenda Urbana di UN-Habitat, che sottolinea il ruolo delle città intermedie nel rafforzare la resilienza nazionale.
In particolare, sia i governi nazionali che quelli regionali hanno presentato progetti infrastrutturali e riforme politiche da avviare nelle città più piccole, comprendendo in molti casi la costruzione di città completamente nuove. Ad esempio, esistono progetti simili in Ruanda, che sta costruendo sei nuove città secondarie, e in Senegal, che sta costruendo una nuova capitale amministrativa fuori Dakar. Negli ultimi dieci anni, in Africa sono state annunciate più di 40 nuove città secondarie in grado di ospitare 100.000 persone.
Le città secondarie offrono nuove opportunità agli investitori stranieri: tali città sono in grado di ridurre la povertà meglio delle megalopoli e porteranno più persone nella classe media dei consumatori. Per attirare gli investimenti, i governi africani hanno avviato politiche favorevoli alle imprese.